Controlli del Fisco su bonifici, versamenti e prelievi da conto corrente: ecco l’unico modo per evitarli

Ci sono errori nel trasferimento di denaro che possono costare molto caro, ma basta seguire alcuni preziosi consigli per non incapparvi.

Quando si tratta di movimenti di denaro – bonifici, versamenti, prelievi e donazioni – il Fisco non abbassa mai la guardia. Soprattutto ora che le autorità competenti a tutti i livelli hanno intensificato i controlli per contrastare l’evasione. Per questo motivo, è essenziale conoscere le regole per evitare segnalazioni e sanzioni.

sede agenzia delle entrate
Esterno della sede centrale dell’Agenzia delle entrate-Riscossione, Roma. ANSA

Le operazioni bancarie possono sembrare qualcosa di semplice e banale, ma anche un normale bonifico se non gestito correttamente può attirare i riflettori dell’Agenzia delle Entrate. Con tutte le possibili spiacevoli conseguenze del caso per i contribuenti coinvolti. Come muoversi per evitare brutte sorprese? Di seguito alcune regole d’oro che potranno farvi dormire sonni tranquilli.

Dai bonifici ai versamenti, il vademecum per non sbagliare

I bonifici bancari non hanno limiti di importo, ma il vero rischio è la mancanza di trasparenza. Una causale poco chiara o generica può insospettire il Fisco, che potrebbe richiedere giustificazioni sulla provenienza del denaro. È essenziale conservare prove documentali che attestino la liceità della transazione, come contratti, ricevute o dichiarazioni fiscali.

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Anche i prelievi dal conto corrente possono destare sospetti, specie se frequenti e di importo elevato. (Flaminiobertoni.it)

Lo stesso vale per i versamenti in contanti: anche se non ci sono limiti imposti dalla legge, depositare somme ingenti senza una spiegazione plausibile potrebbe far scattare accertamenti fiscali. Se in un mese si superano i 10.000 euro in versamenti o prelievi, la banca è obbligata a segnalare l’operazione all’Unità di Informazione Finanziaria (UIF), aumentando il rischio di controlli.

Le donazioni in denaro non sono sempre libere da obblighi fiscali. Se il valore è ritenuto “non modico” in base al patrimonio di chi dona e chi riceve, è necessario formalizzare l’operazione con un atto notarile e pagare l’imposta sulle donazioni. Ignorare questa regola potrebbe portare a pesanti sanzioni e accertamenti da parte dell’Agenzia delle Entrate. Idem per i prelievi dal conto corrente: possono destare sospetti, soprattutto se frequenti e di importo elevato. Sebbene non vi siano limiti specifici, il Fisco potrebbe indagare per verificare che i soldi non siano utilizzati per pagamenti in nero o altre attività non dichiarate.

La chiave per non finire nel mirino dell’Agenzia delle Entrate? Sta tutta in una parola: trasparenza. Ogni operazione deve avere una giustificazione chiara e documentabile. Conservare estratti conto, ricevute e documenti fiscali è essenziale per dimostrare la liceità delle transazioni. Inoltre, per evitare problemi con il Fisco è consigliabile:

  • Usare sempre bonifici con una causale dettagliata;
  • Evitare versamenti e prelievi ingiustificati di grosse somme;
  • Registrare ufficialmente le donazioni di valore significativo;
  • Non superare i limiti legali per i pagamenti in contanti.

Seguendo queste semplici ma cruciali regole, potrete dormire sonni tranquilli senza il timore di controlli fiscali indesiderati.

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